L’influenza dell’architettura e urbanistica italiana in Albania dal 1925 ad oggi



Abstract
Nell'Albania di oggi è ancora molto evidente la traccia di quella presenza italiana che, nella prima metà del novecento, seppur motivata da interessi militari e politici, ha contribuito in modo determinante allo sviluppo e all'identità̀ di quel territorio e ne ha caratterizzato le città con le sue architetture. Attraverso l'analisi della storia passata e recente che lega i due paesi e l'attività̀ svolta da studiosi, architetti, ingegneri e tecnici italiani, alcuni dei quali ancora operanti in Albania, si conduce un'indagine che evidenzia l'affinità̀ e la vicinanza tra le due culture. Si approfondisce inoltre il substrato originario su cui si è innestata la presenza italiana, nonché́ l'attività̀ attraverso la quale a suo tempo gli esploratori e i viaggiatori italiani hanno interpretato il paesaggio, la storia e le tradizioni del 'paese delle aquile'.
L'obiettivo della ricerca è quella di mettere in luce quanto il contributo della cultura e della tecnologia italiana abbia partecipato e sia ancora presente nel processo di sviluppo della moderna Albania. Si indaga, tra l’altro, molti degli aspetti problematici della condizione contemporanea, quali ad esempio la coesistenza delle dimensioni globalizzate e localistiche che hanno influenzato la trasformazione delle odierne realtà̀ architettoniche, urbanistiche e territoriali. Per tali ragioni si è convinti che l'Albania ancora oggi si presenta come un interessante laboratorio di studio e di ricerca in quanto campo di applicazione di modelli importati tutt'ora compresenti e rappresentativi della sua complessa identità̀ culturale sospesa tra Oriente e Occidente.

 ULTERIORE APPROFONDIMENTO (TESTO ESTESO)

Nella prima metà del Novecento la presenza italiana in Albania ha avuto un ruolo significativo nello sviluppo urbano e architettonico del territorio, in particolare, nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale. L'interesse per il 'paese delle aquile' nacque da motivazioni di carattere politico ed economico ben precise, già̀ oggetto d'indagine da parte di eminenti studiosi. Tali motivazioni, com'è noto, ne hanno generate altrettante di carattere sociale e culturale. Fu sancito, infatti, un protettorato Italiano nel 1918, per passare poi al trattato di Tirana del 1920 e al successivo Patto di amicizia del 1926. Si susseguirono vari accordi bilaterali che stabilirono anche la costituzione della Banca Nazionale d'Albania (sussidiaria della Banca d'Italia), e della SVEA (Società per lo Sviluppo Economico dell'Albania) nel 1925, entrambe nate con capitali italiani formalmente utili al sostegno politico e finanziario, prima della Repubblica e poi del Regno albanese del Re Zog. Infine fu creato il Protettorato Italiano del Regno d'Albania nel 1939-1943 da parte di Benito Mussolini. In questo periodo l'impegno degli italiani è stato grandemente profuso sia per il progetto e la realizzazione della struttura urbana e architettonica di molte città albanesi, sia per la costruzione di numerose infrastrutture quali porti, strade, ponti, ferrovie, acquedotti, di cui la nazione era quasi totalmente priva e per le quali sono state adoperate le migliori tecnologie dell'epoca. In meno di un ventennio i migliori architetti ed ingegneri italiani sono stati chiamati in Albania per contribuire allo sviluppo del paese. In particolare architetti ed ingegneri come Armando Brasini, Florestano De Fausto, Vittorio Ballio Morpurgo, Gherardo Bosio e tanti altri, avranno un ruolo fondamentale nella trasformazione architettonica e urbana di Tirana, intesa a diventare esempio di grande 'capitale d'oltremare'. Si dette mano ai primi piani regolatori e ai primi edifici ministeriali e rappresentativi della capitale, nonché́ alla costruzione di strutture pubbliche. Verranno coinvolti i migliori artigiani e le più̀ note ditte e imprese italiane dell'epoca, le fabbriche veneziane di vetro decorato, in specie quelle produttrici delle lampade di Murano, come pure i famosi mobilieri Quarti di Milano. Parimenti in molti degli edifici pubblici della capitale interverranno importanti artisti italiani di quel periodo tra cui Maraini, Gronchi, Biagini e Rosso. Nell'ambito del paesaggio saranno coinvolti, invece, Pietro Porcinai e i fratelli Sgaravatti.
In particolare, l'architettura del primo novecento in Albania sarà̀ caratterizzata da una serie di linguaggi architettonici che si esprimeranno attraverso vari stili quali quello del cosiddetto barocchetto romano del Brasini, l'eclettismo neo rinascimentale di Di Fausto, il 'monumentalismo semplificato' di Morpurgo e il razionalismo italiano di Bosio. Quest'ultimo progetterà̀ una serie di edifici rappresentativi che riprendono il 'monumentalismo classico' piacentiniano ma in maniera più̀ pacata e con attenzione al luogo. A questi si aggiungono i lavori di Giulio Bertè, Ferdinando Poggi, Ivo Lambertini, e tanti altri. Dopo 70 anni caratterizzati da conflitti, crisi e rovesciamenti politici, oggi l'Albania è un paese democratico in rapido sviluppo e progresso, le cui principali città quali Tirana, Durazzo, Valona, Coriza e Scutari, sono oggetto di forti e devastanti speculazioni edilizie che compromettono alcune parti dei suddetti centri storici annullandone in molti casi le loro identità̀, tra cui gran parte del patrimonio culturale italiano che oggi corre il rischio di essere fagocitato da modelli estranei ed alieni d'importazione.
Si è ritenuto per tali ragioni necessario approfondire e studiare tutte le fasi evolutive di tale fenomeno determinato dalla rapida crescita delle città che ha provocato la disattenzione e l'incuria verso il patrimonio storico, architettonico e urbano di pregio e poco si è interessato al recupero e alla valorizzazione di edifici e luoghi di rilevanza storica.
Esiste tantissimo materiale inedito nell'Archivio Centrale Tecnico e delle Costruzioni di Tirana. Lì giacciono circa 5.000 progetti e 15.000 disegni elaborati dagli italiani. A questi si aggiungono documenti, fotografie, disegni che si trovano presso l'Archivio Centrale dello Stato di Albania e in altri vari archivi e biblioteche in Albania e in Italia tra cui Roma, Firenze, Milano, Rimini. Ecco dunque la necessità di fare uno studio che dia valore alla memoria delle tante testimonianze architettoniche e urbane che avevano configurato l'identità̀ di molte città dell'Albania tra gli anni '20 e '40. Non solo ma quanto sopra ha anche lo scopo di gettare le fondamenta per alcune importanti linee guida del futuro sviluppo urbano in sintonia e compatibilità̀ con il patrimonio storico esistente
Tra i risultati della ricerca si evidenzia la pubblicazione intitolata “Albania nel Terzo Millennio. Architettura, Città e Territorio”, nel quale si esplora una serie di temi rilevanti per l’Albania, dalla valorizzazione e tutela del patrimonio storico, culturale e paesaggistico ai recenti sviluppi architettonici e urbanistici nel paese. Da analisi e studi condotti con il prezioso contributo di esperti della cultura albanese emergono riflessioni critiche sulle prospettive future del territorio nel terzo millennio. A tal fine, la pubblicazione è stata suddivisa in tre temi principali: architettura, città e territori, che corrispondono alle tre scale rappresentative delle trasformazioni contemporanee in Albania.
Questo tema è stato ulteriormente discusso nelle Conferenze internazionali sia a Tirana presso il Politecnico di Tirana (8 marzo 2023) promosso dall’Ambasciata Italiana e dall’Istituto di Cultura Italiano in Albania sia a Roma presso la Facoltà di Architettura il 18 maggio 2023.

 

 PUBBLICAZIONI

Valentin Nilda (2023), “Albania nel terzo millennio tra storia e contemporaneità / Albania in the Third Millennium Between History and Contemporaneity”. Abstract book proceedings Conference in Rome, Faculty of Architecture, 18 Maggio 2023. ISBN 9789928395122.

Valentin Nilda (2023), “Albania in the Third Millennium. New Reflections”, in “Albania nel Terzo Millennio. Architettura, Città e Territorio / Albania in the Third Millennium. Architecture, City and Territory”, Abstract book proceedings Conference in Tirana, Politecnico di Tirana, Albania. 8 marzo 2023. ISBN 9789928343147.

Valentin Nilda (2021). “Albania nel Terzo Millennio. Architettura, Città e Territorio / Albania in the Third Millennium.
Architecture, City and Territory”, Roma: Gangemi Editore International, p. 1-160. ISBN 9788849240696.

Valentin Nilda (2021). “Architettura tra storia e contemporaneità in Albania / Architecture Between History and Contemporaneity in Albania”, in Valentin N., “Albania nel Nuovo Millennio. Architettura, Città e Territorio / Albania in the New Millenium. Architecture, City and Territory”, Roma: Gangemi Editore International, p.18-22. ISBN 9788849240696.

Valentin Nilda (2021). “La visione urbana di Tirana tra contaminazione e ibridazione / The Urban Vision of Tirana Between Contamination and Hybridization”, in Valentin N., “Albania nel Nuovo Millennio. Architettura, Città e Territorio / Albania in the New Millenium. Architecture, City and Territory, Roma: Gangemi Editore International, p.54-58. ISBN 9788849240696.

Valentin Nilda. (2021). “Il territorio albanese tra storia, archeologia e paesaggio naturale / The Albanian Territory Between History, Archeology and Natural Landscape”, in Valentin N., “Albania nel Nuovo Millennio. Architettura, Città e Territorio / Albania in the New Millenium. Architecture, City and Territory, Roma: Gangemi Editore International, p.92-96. ISBN 9788849240696.

Valentin Nilda (2017). “La Regola di Gherardo Bosio”, in: Pashako, F., Pessina, M., Vokshi, A., “L'interpretazione dello spazio urbano e architettonico dell'asse strutturante di Tirana. Architetti del Novecento. Storia e Progetto”, Firenze: Edifir, p.241-255. ISBN: 9788879708685.

Valentin Nilda (2016). “La composizione geometrica di Gherardo Bosio”, in “Disegnare Idee Immagini”, v. 52, p. 48-57, ISBN: 9788849232745. (Classe A).

 

 ALTRI ESITI

Responsabile scientifico e coordinatore/chair, assieme ad Armand Vokshi, preside del Politecnico di Tirana, del Convegno Internazionale “Albania in the Third Millenium, Architecture, City, Teritory,” tenuto a Roma nell’ Aula Magna Bruno Zevi della Facoltà di Architettura. Erano presenti studiosi sia italiani che albanesi. 18 maggio 2023

Responsabile scientifico e coordinatore/chair, assieme ad Armand Vokshi, preside del Politecnico di Tirana, del Convegno Internazionale “Albania nel Terzo Millennio. Architettura, Città e Territorio” tenuto a Tirana nell’ Aula Magna del Politecnico di Tirana. Erano presenti studiosi sia italiani che albanesi. Il convegno è stato promosso dall’Ambasciata Italiana e dall’Istituto di Cultura Italiano in Albania. 8 marzo 2023.

Guest Lecturer sul tema “Restoration and Extension of Two Important Historic Buildings in Tirana, Albania”, Tongji University, Shanghai, China, 14 October 2016.

 





Tipo di Ricerca
Ricerca Sapienza

Responsabile
Nilda Maria Valentin

Anno
2016

Struttura
Dipartimento Architettura e Progetto-Sapienza

Componenti del gruppo di Ricerca
STRUTTURATI:
Renato Partenope
DOTTORANDI DIAP:
Marta Montori, Leopoldo Russo Ceccotti, Francesco Ciresi, Monica Manicone, Sara Pietrolati
ALTRI COMPONENTI:
Armand Vokshi (Politecnico di Tirana), Marco Petreschi (Dipartimento di Architettura e Progetto), Anna Bruna Menghini (Facoltà di Ingegneria, Sapienza Università di Roma), Riccardo Renzi (Università degli Studi di Firenze)

Settore
Architettura, Paesaggio

ERC
SH2_9 - Urban, regional and rural studies

Keywords
Albania, Influenza italiana in Albania, Città d’oltremare, Razionalismo italiano, Armando Brasini, Florestano De Fausto, Gherardo Bosio, Tirana