La ricerca il cui acronimo è MICA (in rumeno piccolo/a) analizza le strutture dove sono ospitati i minori detenuti. L’assunto principale è che lo spazio ‘ristretto’ svolge un ruolo fondamentale in quanto in grado di rendere la condizione della detenzione meno ‘coercitiva’ e stressante, promuovere il benessere e la qualità della vita, garantire diritti e bisogni, limitare le conflittualità e svolgere un ruolo educativo. L’obiettivo principale è indagare nel contesto italiano, in rapporto a quello europeo, la materializzazione fisica dei Centri per la Giustizia per i minori in relazione alla loro evoluzione al fine di proporre modelli progettuali di riferimento e azioni sull’esistente nel rispetto della legislazione corrente, attraverso una metodologia che vede gli utenti protagonisti, al fine di rilevarne le esigenze, e che indaghi le potenzialità e l’impatto sulla riorganizzazione degli spazi delle Internet of Things e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

The research whose acronym is MICA (in Romanian piccolo/a) analyzes the facilities where juvenile detainees are housed. The main assumption is that the 'restricted' space plays a fundamental role as it is able to make the condition of detention less 'coercive' and stressful, promote well-being and quality of life, guarantee rights and needs, limit conflict and play an educational role. The main objective is to investigate in the Italian context, in relation to the European one, the physical materialization of Juvenile Justice Centers in relation to their evolution in order to propose reference design models and actions on the existing in compliance with current legislation, through a methodology that sees the users as protagonists, in order to detect their needs, and that investigates the potential and impact on the reorganization of the spaces of the Internet of Things and information and communication technologies.