In questo quadro di riferimento è necessario includere anche alcuni fenomeni legati alla beve durata che pur nella loro temporanea realtà agiscono come attrattori di future trasformazioni della forma architettonica. Un processo enzimatico del riuso architettonico che attiva nuove realtà urbane.
Gli obiettivi della ricerca sono stati:
_ La ricognizione, l'analisi e la lettura critica di esperienze architettoniche esplicative dei processi enunciati dagli assunti problematici della ricerca riguardanti il doppio sguardo, dall'interno delle compagini architettoniche agli esterni urbani.
_ Dallo studio alla comparazione dei casi studio individuando temi significativi in grado di precisare i confini disciplinari della ricerca dell'architettura degli interni fino alle riverberazioni nell'intorno urbano, anche mediante la documentazione di fenomeni sociali, economici e di mercato che si attivano grazie alle attività del progetto di riuso.
_ Imparare dall'esistente: la verifica del progetto in casi studio, già affrontati o da affrontare nei seminari di laurea intorno al problema del riuso del patrimonio edilizio diffuso: un vasto repertorio di modelli spaziali e tipologie costruttive di particolare importanza si presentano come importante occasione per condurre una significativa riflessione progettuale sullo spazio interno di manufatti esistenti e sui rispettivi contesti urbani di appartenenza. E dunque la finalità è quella di individuare le tecniche del riuso, ovvero si vuole procedere verso un codice di pratica del riuso dell'esistente, tracciando un percorso che precisa, nelle differenti scale dell'esistente, le linee guida per la descrizione di possibili modalità compositive del suo riuso dall'interno.
Scelti tra alcuni degli innumerevoli luoghi del patrimonio diffuso, sia all'interno dei tessuti urbani consolidati, che estesi alla scala del paesaggio fino al recinto edilizio di un luogo di produzione ancora in atto, queste esperienze di riuso esplorano le differenti scale del progetto interpretando la dimensione dell'intervento come parametro spaziale che dall'interno dei manufatti connota i suoi contesti fino a definire i nuovi confini dell'esistente. Il fine è stato quello di individuare un linguaggio del riuso dell'esistente in cui le forme dell'interno architettonico rinuncino all'esibizione figurativa del nuovo. Ovvero verso un'anonimia delle figure del riuso per accelerare il processo di comprensione degli interni perduti.

- A. Giovannelli, Reuse of the existing: teaching and theoretical investigations. In: Reuse of Modernist Buildings: Pedagogy and Profession. Joelho. Journal of Architectural Culture. EDARQ, n.09, 2018.
- A. Giovannelli, Esercizi di riuso dell'architettura. Edizioni Kappa, Roma, 2012.
- A. Giovannelli, Mutazioni Interne ai corpi urbani. Mutations within Urban Bodies. In: People as Design Transformers. DIID_Disegno Industriale (a cura di M.C. Clemente, M. D'Alessandro, S. Mirza), n.45, anno VII, 2010.

CONVEGNI INTERNAZIONALI
- "RMB International Conference", Coimbra (PT), 6,7/04/2018