ROMA E I FUOCHI DI ALLEGREZZA
Architettura e strutture effimere: dalle feste barocche, all’Esposizione di Belle Arti, agli spettacoli per la Moda

Abstract
The research addresses the material and identity culture of ephemeral architecture in the city of Rome from the Baroque festivals, through the Fine Arts Exhibition in 1911, to the fashion shows organised in the Roman piazzas at the end of the last century. The 'spectacular festival' leaves perennial traces in the city space. In the Baroque period, theatre remained in the palaces of the elites while ephemeral machinations were the spectacle for all. In the second half of the 20th century, before the computer revolution, défilés are still exclusive events, while Fashion - celebrated in Piazza di Spagna and Piazza Navona - loses its elitist value and becomes through the medium of television an event open to all. The aim of the research is to investigate the latest trends in ephemeral architecture related to parties and events and to investigate the architectural experimentation of the spaces dedicated to the production, sale and exhibition of the products of the fashion realm.
ULTERIORE APPROFONDIMENTO (TESTO ESTESO)
Nell’architettura per la Moda e per l’esposizione occorre innovare, creare, spettacolarizzare, ringiovanire l’immagine. Ma è anche necessario dare spazio al tempo, perpetuare la memoria, creare un’aurea di atemporalità, un’immagine di eternità; per questo le strategie messe in atto sono la capitalizzazione e la sedimentazione del tempo. A volte prevale il tempo dell’attualità, il ritmo veloce e versatile della moda; a volte l’immobilità, l’immutabilità, i tempi lunghi della memoria. Una collaborazione fattiva tra questi due mondi non si costruisce senza un lavoro "paradossale" che mette in modo esigenze temporali di natura opposta: il rapporto con la continuità e con il 'fuori dal tempo'. La Moda -scrive Quirino Conti- è dunque ciò che del corpo fisico continua a evolvere, per delega, negli stili selettivamente, specializzando, trasformando, e modificando. È un ulteriore accrescimento e un’ulteriore evoluzione. Ciò che la Moda continua a concedere ad un corpo biologico apparentemente fermo. A Roma la dimensione della festa c’è sempre stata. La ricerca vuole indagare in che modo l’architettura, disciplina lenta, possa interpretare il sistema Moda, l’incessante ricominciare e ritentare un nuovo che sempre invecchia. I tempi concitati della Moda e i tempi lunghi dell’architettura possono affiancarsi in uno spazio-tempo condiviso. Si vuole percorrere una strada che porti alla possibilità di ospitare ancora nella città di Roma eventi legati alla Moda, proprio in un momento in cui sembra ergere un atteggiamento contrario che predilige di ospitarla in contenitori neutri. Già qualche anno fa, Silvia Venturini Fendi, presidente di AltaRoma, stilista e imprenditrice dell’omonima casa di moda interrogata su un possibile ritorno degli spettacoli nelle piazze che chiudevano la settimana dell’Alta Moda romana, sosteneva che quelli erano eventi televisivi e un’immagine fortemente legata al passato e che le location straordinarie della città, per essere utilizzate, necessitano di risorse economiche che ora non ci sono più. Il sistema-moda italiano si limita a offrire, dunque, sfilate ¿tecniche¿ come a Londra o New York, dove le passerelle sono ¿contenitori azzerati¿ per addetti ai lavori e si vede soltanto l’abito. La ricerca sperimentale di strutture architettoniche effimere vuole al contrario indagare sulla possibilità/opportunità di invertire questo sistema, confidando nel fatto che il continuo riferirsi a capitali estere (come Londra, New-York, Tokyo oggetto della ricerca del 2018 'DENTRO LA MODA, INTORNO ALL'ARCHITETTURA'. La sperimentazione architettonica degli interni per la Moda e lo spazio culturale del fashion realm e della ricerca del 2019 'L'ARCHITETTURA DELLA MODA E DEI MEDIA'. Nuovi paradigmi e nuovi paesaggi [sonori] urbani¿) è un atteggiamento che parla di provincialismo e va quindi superato. Roma è uno degli esempi più clamorosi e riusciti di città-teatro, intendendo con questa espressione un luogo in cui la folla dei cittadini dà spettacolo a sé stessa; a Roma tutto sembra predisposto perché essa - come sulla Scalinata di Trinità dei Monti (uno dei luoghi selezionati da questa ricerca) - si trasformi in una platea distesa di fronte a un attrezzatissimo palcoscenico. All’analisi e alla mappatura dei luoghi per la sperimentazione dell’effimero legato alla Moda presenti nel tessuto storico di Roma, la ricerca affianca una ri-descrizione di Venezia, altra città palcoscenico, considerando come il rapporto tra natura e artificio sia affrontato in entrambe le città con una eccezionale forza espressiva servendosi non solo della scultura e della materia in movimento - l’acqua delle fontane a Roma e la laguna e i rii a Venezia - ma anche, e con suprema abilità, dell’architettura della luce, della città. Le architetture temporanee legate alle feste (dal barocco al contemporaneo), al sistema Moda e all’esposizione sembrano lasciare gli edifici e trasformarsi da seducenti interni architettonici - musei immaginari dell’effimero in spazi che occupano per un breve periodo il tessuto urbano, abitano la città contemporanea, divenendo vere rappresentazioni sceniche della contemporaneità; architetture come racconti ove luoghi e cose si fondono in una corale espressione della ricerca estetica estrema. Le architetture temporanee entrano a far parte di un immaginario condiviso, di un comune desiderio che mette in campo le questioni locali e globali come genetiche filosofie a contrasto. Come risposta/proposta dello studioso e del progettista, la ricerca si interroga quindi su una possibile collaborazione fattiva tra Architettura e Moda al fine di fondere ed equilibrare un lavoro che ha quasi del paradossale. Tale lavoro deve fare i conti con esigenze temporali di natura opposta: il rapporto con la continuità, la modernità e la storia, che si sviluppano nel tempo, e con l’evento/istante che sono fuori dal tempo.
PUBBLICAZIONI
Spita, Leone, Roma e i fuochi d’allegrezza. Strutture effimere: dalle feste barocche agli spettacoli per la moda / Rome on Fireworks. Ephemeral structures: from the Baroque feasts to fashion shows In: STORIA DELL'URBANISTICA, Edizioni Caracol, 2021, Vol. n.13/2021, Iss. III, pp. 274-297 - ISSN: 2035-8733 - ISBN: 978-88-32240-65-8
Spita, Leone, Gli architetti parlano di Moda. La cultura comunicativa di «Das Andere» e le parole di Adolf Loos In: Raccontare il cambiamento. Cultura politica, contesti economico-sociali, casi di studio nella moda, Rubbettino Università, 2022, pp. 253-262 - ISBN: 9788849870077
Spita, Leone, House of Music In: ABITARE LA TERRA, Gangemi Editore, 2022, Vol. XXI, Iss. 59, pp. 20-25 - ISSN: 1592-8608 - ISBN: 9788849245028
Spita, Leone, Kengo Kuma & Associates. Casa natale e museo di Hans Christian Andersen / Birth House and Museum of Hans Christian Andersen In: L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI, ANCE Servizi srl - Edilstampa, 2022, Iss. 488, pp. 34-43 - ISSN: 0579-4900
Spita, Leone, Shigeru Ban. La sensualità della linea curva In: ABITARE LA TERRA, GANGEMI EDITORE INTERNATIONAL PUBLISHING, 2021, Vol. Anno XIX, Iss. n 54/55, pp. 16-21 - ISSN: 1592-8608 - ISBN: 9788849240313
Spita, Leone, Un archivio per l’architettura. Paolo Portoghesi e il MAXXI di Roma. in G. Motta (a cura di) Documenti d’archivio e altre fonti. La ricerca, il metodo, la memoria del passato, pp. 179-186.
ISBN 9788833655505
Capanna, Alessandra, Zaha Hadid e la moda, una riflessione sulla creatività In: Raccontare il cambiamento. Cultura politica, contesti economico-sociali, casi di studio nella moda, Rubbettino, 2022, pp. 311-319 - ISBN: 9788849870077
Capanna, Alessandra, Rooms of Sound. Three Examples of Architecture to Listen to, Plus One
In: ARGUMENT, Editura Universitar¿ ¿Ion Mincu¿, 2022, Iss. 14, pp. 216-231 - ISSN: 2067-4252 - doi: 10.54508/Argument.14
Carteny, Andrea, Élite politica e identità nazionale nella Catalogna della Belle époque e della Grande Guerra
2022 In: Raccontare il cambiamento. Cultura politica, contesti economico-sociali, casi di studio nella moda, 2022, pp. 73-82 - ISBN: 978-88- 498-7007-7
Carteny, Andrea, L’Intermarium, un espace géopolitique pour l¿ethno-nationalisme ukrainien
In: Le nouveau rideau de fer, David Reinharc Editions, 2022, pp. 153-158 - ISBN: 9782493575197
Valle, Roberto, Lo spleen di Pietroburgo. Dostoevskij e la doppia identità della Russia
Rubbettino, 2021 - ISBN: 8849868642
ALTRI ESITI
Un’altra importante attività di ricerca e di didattica, scaturita da questa attività di studio iniziata nel 2018,, e poi proseguita con questa ricerca del 2021, è l’ideazione e la costruzione di un Master di I livello (1500 ore e 60 CFU) sviluppato in 6 moduli che partirà in ottobre 2023. Il master, strettamente legato alle suddette ricerche ha come missione l'obiettivo di formare progettisti in grado di operare in una realtà complessa e in continuo divenire, come quella attuale, nel campo degli spazi del fashion realm, i retail, gli allestimenti, gli eventi: ambiti che costantemente si espandono e vengono ridefiniti. La metodologia didattica utilizzata per lo svolgimento del corso è interamente in e-learning e prevede le lezioni dei docenti, metadatate ed indicizzate, con i relativi materiali didattici scaricabili in rete.








