Una porta come dispositivo interpretativo dello spazio

Intervento di riqualificazione delle prime due stanze del Museo di Arte Classica della Sapienza



Abstract
Può un sistema di separazione tra ambienti non essere semplicemente un meccanismo funzionale ma svolgere un ruolo altro, più affine ad un dispositivo ostensivo, utile per esempio all’interpretazione di uno spazio e di un materiale culturale in esso allestito?
Può il tema del varco qualificarsi in termini fenomenici attraverso una interpretazione del concetto di limite e di traguardo visivo? Queste alcune delle domande poste alla base del processo progettuale che ha portato alla realizzazione del sistema di separazione tra le due prime sale dell’attuale percorso di visita del Museo di Arte Classica della Sapienza, primo piccolo ma qualificato intervento inserito in un più ampio progetto di riqualificazione dell’intero museo sviluppato all’interno dell’accordo di collaborazione scientifica tra il DiAP e il Polo Museale Sapienza (responsabili, per il DiAP Andrea Grimaldi e per il Polo Museale Marcello Barbanera e Fabio Attorre) finalizzato allo sviluppo di progetti di riqualificazione, ristrutturazione e allestimento degli spazi museali facenti parte del Polo.
Il motivo che ha generato la richiesta è stato quello di poter separare la prima sala del museo e renderla all’occorrenza luogo di supporto alla sala dell’Odeion dove si svolgono frequentemente convegni nazionali ed internazionali.
L’accordo ha generato un assegno di ricerca con il quale si sta sviluppando un progetto di revisione dell’intero organismo museale.





Tipo di Ricerca
Altro

Responsabile
Andrea Grimaldi

Anno
2020

Struttura
Dipartimento di Architettura e Progetto, Polo Museale Sapienza

Componenti del gruppo di Ricerca
ASSEGNISTI O BORSISTI:
Valerio Ottavino

Settore
Interni

Keywords
Allestimento, Museografia, Porta, Dispositivo, Museo, Arte, Classica, Sapienza