Numeri, forme, geometrie, modelli. Dalla misura il progetto contemporaneo di riuso



Abstract
La ricerca ha come obiettivo di proporre e sperimentare un metodo per il progetto di recupero, rigenerazione, ricostruzione di edifici del patrimonio storico e delle sue pertinenze, applicabile alle varie scale, che prenda le mosse dall'analisi delle geometrie e delle strutture logiche delle preesistenze, da adottare come memoria per il progetto contemporaneo di riuso.
A partire da ciò che resta, il rilievo e l'analisi degli edifici storici in abbandono diventano così il punto di avvio della ricerca della "misura esatta" sulla quale modulare l'intervento contemporaneo.
La comprensione della struttura concettuale originaria sarà quindi la chiave per intendere la continuità storica non più in termini stilistici o imitativi, o di puro restauro quindi, quale unica soluzione per il recupero. Consentirà un intervento contemporaneo per il quale adottare il "tracciato regolatore" originario, non più visibile in termini figurativi, ma percepibile a livello filosofico come "corretto", in virtù dell'adozione di una regola individuata "scientificamente", una misura dedotta, una geometria svelata: un metodo semplice

 ULTERIORE APPROFONDIMENTO (TESTO ESTESO)

L'obiettivo europeo che fissa al 2050 l'azzeramento del consumo di suolo è stato definitivamente adottato in Italia con l'approvazione, il 12 maggio 2016, del disegno di Legge "Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato". La ricerca affronta questo tema sviluppando due ambiti: il primo, quello dello studio delle relazioni tra geometria e progetto di architettura che, pur avendo una radice antica, è in grado di assumere un carattere innovativo; il secondo, di approfondire le riflessioni sulla rigenerazione dell'esistente partendo dalle basi costituite dal primo punto. Dopo la partecipazione al programma PRIN "Re-cycle Italy", è possibile individuare nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio, restringendo il campo a singoli edifici o complessi di dimensioni contenute, elementi di paesaggi dell'abbandono.
In ambito nazionale e internazionale la pratica del riuso è attuale, è un tema condiviso che ha già prodotto diverse operazioni di recupero. Alcuni degli esempi noti, che sono stati acquisiti come parte dello stato dell’arte, sono: il progetto di trasformazione della stazione ferroviaria affacciata sulla Senna nel Museo d'Orsay a Parigi, i più recenti interventi di ristrutturazione degli edifici della Birra Peroni a Roma, le High Lines di NY, trasformazione dei binari dismessi della ferrovia in parco urbano, e il meno noto, ma esemplare, intervento di recupero di Rem Koolhaas delle miniere di carbone dello Zollverein a Essen, trasformate in museo della Ruhr. In questi interventi il vecchio e il nuovo convivono e dialogano, vanno dalla dissonanza prorompente col contesto ad una mimesi architettonica dell'esistente.
In rete: https://archeologiaindustriale.net presenta un ricco repertorio internazionale;
http://www.urban-reuse.eu pubblica i risultati di una ricerca finanziata dal Politecnico di Milano e dal CNR con molte schede di realizzazioni nell'area torinese, in Europa e nel continente americano. Anche queste esperienze, consultate come istruttorie della fase progettuale che propone un intervento di tipo non mimetico il cui metodo deriva dagli studi sulle griglie geometriche, ampiamente utilizzato in epoche passate, ad esempio nei progetti di trasformazione dell’esistente quale fu il ridisegno albertiano della facciata di S. Maria Novella o il consolidamento del campanile di Ferrara ad opera di Leon Battista Alberti. Il recupero di questo metodo è al contempo tradizionale e innovativo poiché lega l'architettura storica al progetto contemporaneo nel rispetto della filosofia dell'ideazione del monumento, attivando una trasformazione per sovrapposizione che è insita nella storia naturale delle città. A Roma è esemplare la storia della stratificazione del teatro Marcello a Campo Marzio dove Baldassarre Peruzzi, per conto dei Savelli, eresse, all'interno di uno dei più antichi edifici per spettacolo romani, il palazzo che è stato recentemente riacquistato dagli Orsini che erano stati i proprietari dal 1729 ai primi del Novecento, ampliandolo ulteriormente con una apparente indifferenza rispetto alla preesistenza.
Per sondare questo metodo sono stati selezionati due casi studio
- Il settecentesco Palazzo Vernazza di Castri di Lecce, piccolo centro Salentino che si presenta parzialmente in stato di abbandono dopo la dismissione in tempi recenti dal suo ultimo utilizzo come sede di una manifattura tabacchi, oggetto di affezione da parte della comunità locale che infatti ha restaurato e messo in uso una delle sale, che viene utilizzata per i consigli comunali, per conferenze pubbliche e a breve anche come piccola biblioteca comunale.
- L’area della Chiesa del Carmine e Chiostro degli Agostiniani a Melpignano (LE) che, dopo anni di abbandono, oggi è utilizzato per attività culturali connesse al tradizionale concerto che si svolge nella piazza antistante, in occasione della serata conclusiva della Notte della Taranta. Questa manifestazione, che richiama ogni anno nel periodo estivo un numero sempre crescente di turisti, suggerisce la necessità di pensare ad una sistemazione del chiostro e dell’ex convento, ma anche della piazza antistante a fini turistici, “a partire dalla misura”. In questo caso, l’operazione di analisi del rilievo della chiesa e dei suoi annessi per desumere l’unità metrica per il progetto del “nuovo” è stata applicata, come elemento di continuità concettuale sia al riuso del bene architettonico che come tracciato regolatore dello spazio aperto della piazza; per la realizzazione di ipotesi di strutture turistiche e culturali collegate alle tradizioni locali

 

 PUBBLICAZIONI

Capanna A., Mele G. (2019), Geometria e progetto. Ipotesi di riuso per il palazzo Vernazza a Castri, Sapienza Università Editrice, Roma, pp. 1-112

Capanna A., Mele G. (2017), a cura, RPR. Rilievo, progetto, riuso, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, pp. 1-328

Capanna A., Mele G. (2017), Un metodo per la ricerca della misura del progetto, in Capanna A., Mele M. (a cura) “RPR. Rilievo, progetto, riuso”, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, pp. 17-36

Capanna A. (2017), Progetto contemporaneo e riuso a Roma, in Capanna A., Mele M. (a cura) “RPR. Rilievo, progetto, riuso”, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, pp. 171-186

Capanna A. (2017), Progetto contemporaneo e riuso a Roma, in Capanna A., Mele M. (a cura) “RPR Rilievo, progetto, riuso”, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, pp. 171-186

Capanna A., Mele G. (2017), From the measure to the contemporary project of re‐use. Palazzo Vernazza at Castrì di Lecce, a case‐study, in Pellegri G. “De-Sign Environment Landscape City”, David and Matthaus, Serrungarina (PU), pp. 207-218

Capanna A., Mele G. (2018), Square and Triangular Matrices in Magnaghi-Terzaghi's Architectures, in “APLIMAT 17th Conference on applied mathematics. APLIMAT 2018 Proceedings” SPEKTRUM STU, Bratislava, pp. 744-753

Capanna A. (2019), Laboratori di laurea e lauree tutoring: Necessità di integrare saperi, in Leveratto J. (a cura) “Imparare Architettura. I laboratori di progettazione e le pratiche di insegnamento”, ProArch, Milano, pp. 39-42

Capanna A., Mele G. (2019), The 8 and the Taranta. An Urban Project “Ad Quadratum” for Melpignano (LE), in Szarková D.; Richtáriková D.; Letavaj P. (a cura) “APLIMAT 18th Conference on applied mathematics. APLIMAT 2019 Proceedings” SPEKTRUM STU, Bratislava, pp. 156-163

Capanna A., Magnaghi-Delfino P., Mele G. Norando T., (2020), The Drawing of an Opera Theatre for Boito’s Competition (1939), in “Connettere un disegno per annodare e tessere. CONNECTING drawing for weaving relationships”, Franco Angeli Ed., Milano, pp. 1035-1044

Capanna A., Mele G. (2020), The shape of continuity. A research method, in Szarková D.; Richtáriková D.; Prášilová M. (a cura) “APLIMAT 2020 PROCEEDINGS”, SPEKTRUM STU, Bratislava, pp. 191-198

 

 ALTRI ESITI

Mostra “Geometria e progetto. Ipotesi di riuso per il palazzo Vernazza a Castri” – Castri di Lecce 22-24 giugno 2018. Mostra dei progetti del Seminario di laurea AA 2016-2017

Seminario di laurea AA. 2018-2019: “Melpignano. Padiglioni per la Notte della Taranta “, con Prof. G. Mele, Università degli studi eCampus; Prof. Marina Mihaila, Ion Mincu University of Architectur and Urbanistism – 16 aprile -10 maggio 2019

Progetto AGRICAMPING per Melpignano

Partecipazione alla Triennale di Belgrado del 2019 THE TRIENNIAL OF EXPANDED MEDIA, MULTIMEDIA ART, AND NEW MEDIA ART – “RECONNECTION” 2019. Belgrado. Il disegno del masterplan intitolato “L’8 e la Taranta” è stato selezionato per la Triennale di Belgrado del 2019. Selezione 1-28 February 2019. Mostra April 16 - May 13, 2019

Seminario di laurea AA. 2016-2017: “Il palazzo baronale di Castrì di Lecce dal rilievo al progetto” Castri di Lecce. Con Prof. G. Mele, Università eCampus – 3-10 aprile 2016

 





Tipo di Ricerca
Convenzioni e conto terzi

Responsabile
Alessandra Capanna

Anno
2016

Struttura
Dipartimento di Architettura e Progetto

Componenti del gruppo di Ricerca
DOTTORANDI DIAP:
Anna Riciputo, Susanna Clemente, Roberto Bove,
MEMBRI ESTERNI:
Giampiero Mele (Professore Associato Università eCampus), Antonio Castrignanò (Ingegnere Responsabile Area Servizi al Territorio - Unione dei Comuni della Grecìa Salentina)

Settore
Architettura

ERC
PE8_3

Keywords
misura, geometria, riuso, metodo, grecia salentina